Chi siamo

 

Il Liceo Scientifico “Tullio Levi Civita” sorge nel quartiere Prenestino, a ridosso della nuova fermata della Metro C “Teano”, accanto alla sede del V Municipio.

Quella che è oggi la sede del Liceo, negli anni ’70 era il deposito del Teatro dell’Opera, e tracce di questa origine sono leggibili nella struttura particolare dell’edificio stesso, tra cui la grande rampa elicoidale, oggi parte dell’Istituto, tramite la quale salivano i camion stracolmi di costumi e attrezzature di scena da depositare nei locali dei piani superiori.

Il primo febbraio del 1978 è stata trasformata in scuola con il nome di: “Trentesimo Liceo via Aquilonia”, unico Liceo Scientifico dell’allora VI Municipio. Tra gli anni ‘80 e ‘82 si decide di intitolare la scuola al grande matematico “Tullio Levi Civita” (1873-1941).

Il Liceo, da sempre impegnato in molti progetti di tipo letterario, matematico, artistico, culturale, sportivo e musicale, ha ottenuto un gran numero di premi e riconoscimenti, diventando importante polo di riferimento per il territorio.

Il Liceo già dal 1999 si è reso protagonista nel sostenere e organizzare lezioni per gli studenti ricoverati o in regime di day-hospital presso il Policlinico Umberto I di Roma; dall’a.s. 2002/2003 presso la Clinica Ematologica del Policlinico "Umberto I°", viene istituita una sezione ospedaliera di scuola superiore su un progetto in rete di dieci istituti romani. è la prima sezione di “Scuola in Ospedale” per studenti delle classi superiori della regione.

Negli anni la Sezione Ospedaliera, divenuta sede associata con il nome di "Liceo Scientifico Umberto I", ha esteso il suo servizio ad altri reparti: neuropsichiatria, pediatria, oncologica e fibrosi cistica, disturbi del comportamento alimentare, gastroenterologia.

Il nome dell’Istituto è un tributo alla memoria di TULLIO LEVI CIVITA, uno dei maggiori matematici del secolo scorso, la cui celebrità è dovuta agli studi sul calcolo differenziale assoluto, che sono stati un riferimento fondamentale e la base della struttura matematica della teoria della relatività generale di Einstein.

Nato a Padova, da una famiglia israelita, il 29 marzo 1873, insegnò all’Università di Roma fino al 1938, anno in cui fu allontanato dalla cattedra, nonostante lo straordinario valore del suo lavoro, a causa delle persecuzioni razziali. Morì a Roma il 29 dicembre 1941.

 

Da lui accogliamo l’insegnamento di un grande rigore morale e scientifico:

Nessun ricercatore può essere misoneista, ma molti cultori di scienza possono, quasi direi debbono, essere conservatori  per la loro stessa missione di custodire con gelosa cura un certo patrimonio intellettuale ben consolidato, e di vagliare con severo spirito critico tutto ciò che importa variazione o alienazione del patrimonio stesso.

(Tullio Levi Civita, 1919)